5 mar 2018

RECENSIONE: M. T. Anderson - Paesaggio con mano invisibile

TITOLO: Paesaggio con mano invisibile
TITOLO ORIGINALE: Landscape with invisible hand
AUTORE: M. T. Anderson
SERIE: /
GENERE: Young adult / Fantasy / Futuristic
POV: Maschile
FINALE: No Cliffhanger
EDITORE: Rizzoli


TRAMA 

Ci sono sistemi ben più sottili ed efficaci della forza per piegare un popolo alla schiavitù. Lo sanno bene i vuvv, che al loro atterraggio non hanno spianato sui terrestri fucili e cannoni, anzi, hanno distribuito gratuitamente meraviglie: farmaci che tutto curano, fonti di energia inesauribili, cibi perfetti che in un batter di ciglia debellano la fame nel mondo. Prodotti rivoluzionari e irresistibili, insomma di cui loro possiedono il monopolio, e di cui, ovviamente, si precipitano a fissare il prezzo.
vuvv non sono soldati, insomma, ma affaristi, e il loro arrivo stravolge l'economia, brucia milioni di posti di lavoro, mette la Terra in ginocchio. Ad Adam, 17 anni, non resta che inventarsi un lavoro, qualsiasi cosa pur di portare a casa quello stipendio che i genitori non riescono più a racimolare. La soluzione più felice mette insieme piacere e dovere, perché i vuvv mostrano una sciocca ossessione per il mondo patinato del passato, e così Adam e la sua ragazza Chloe iniziano a registrare i loro appuntamenti in posticcio stile anni Cinquanta per poi rivenderli agli invasori su un canale pay-per-view. Tutto funziona a meraviglia, fino a quando nell'idillio d'amore si spalancano crepe sempre più profonde, e Adam si ritrova costretto a chiedersi a quanto è disposto a rinunciare di se stesso pur di accontentare i vuuv. 


RECENSIONE 

"Si dà il caso che io e Chloe ci odiamo. Eppure tengo la testa accanto alla sua, che a questo punto le staccherei volentieri a mani nude. A vedere tutto questo sono centinaia di vuuv, che pagano al minuto." 

Quando finirete di leggere questo libro vi chiedere "Cosa cappero ho appena letto?".  È esattamente questo che mi sono chiesta io e non soltanto alla fine. Finivo un capitolo e rimanevo a bocca aperta, stupefatta, talvolta inorridita, sorpresa, vinta da un racconto ambientato in un futuro, che tanto futuro non è. 

Gli alieni invadono la terra, ma più che di invasione sarebbe più corretto parlare di colonizzazione. Non rendono gli uomini schiavi, non si professano padroni del mondo, ma sono gli umani stessi a porsi al di sotto del nuovo arrivato. 

Gli alieni portano con sé tecnologie avanzate e la cura a tutte le malattie del mondo. 

Come sappiamo, però, c'è sempre un ma. Sì, perché questo tecnologie avanzate fanno sì che il lavoro dell'uomo non sia più necessario. Le macchine sostituiscono l'uomo (mmh... ma non sta già succedendo?) e così il tasso di disoccupazione si eleva enormemente. Disoccupazione vuol dire meno denaro per la famiglia, povertà. 

Le cure che portano per le varie malattie ovviamente hanno un costo, ma col problema del poco denaro circolante, a poterne usufruirne sono solamente i ricchi. E chi sono i ricchi? Sono quegli esseri umani che lavorano vicino agli alieni, chiamati vuuv 

I vuuv hanno quello che si può tranquillamente chiamare un feticismo. Loro osservavano la terra negli anni '40-'50, quindi l'immagine degli uomini che hanno acquisito è quella di quegli anni lì e si aspettano di trovare la stessa situazione quando arrivano decenni e decenni dopo sul nostro pianeta. 

Quindi un modo per guadagnare "soldi facili" coi vuuv è quello di mettere in scena la vita negli anni '50. Ho trovato questi passaggi esilaranti. Stupendi.  

Protagonista di Paesaggio con mano invisibile è Adam, un adolescente con la passione per l'arte. Ritrae scene di vita quotidiana, dalla sala da pranzo perennemente inutilizzata, all'esterno della sua casa nelle diverse stagioni dell'anno. È malato (con tanto di malattia imbarazzante che fa sì che il libro risulti ancora più esilarante) e per guadagnare qualche soldo in più si mette d'accordo con la fidanzata Chloe e i due inscenano l'amore anni '50, di cui i vuuv sono tanto ghiotti. Come molte storie, però, anche la loro non è destinata al lieto fine. La rottura dà il via alla ricerca di nuovi modi per racimolar danaro, con nuove opportunità e speranze. 

"Fuori dallo spazio e dal tempo, dal tempo e dallo spazio, non ci sarà più alcuna distanza tra noi e i nostri desideri" 

Penso che ormai abbiate capito che questo racconto mi è piaciuto molto. L'ho trovato straordinario, la sua satira è sempre azzeccata, i pensieri di Adam sono brillanti e fanno sì che quelli a pensare di più, alla fine del libro, siamo noi. E questo perché sì, Paesaggio con mano invisibile ci porta nel futuro, ma la visuale di questo mondo futuro è terribilmente plasmabile su un futuro estremamente prossimo. Alieni o no, senza battere ciglio, siamo schiavi di una realtà in cui non tutti hanno accesso agli stessi servizi e non tutti i beni sono a portata di tutti. Eppure tra di noi non ci chiamiamo schiavi. Ci siamo ritrovati in questa situazione, stiamo impersonando questo ruolo. 

La cosa peggiore è che ci conviviamo. 



Editing a cura di Layla

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