11 lug 2018

RECENSIONE + INTERVISTA ALL'AUTRICE: Chiara Parenti - Per lanciarsi dalle stelle



TITOLO: Per lanciarsi dalle stelle
TITOLO ORIGINALE: /
AUTORE: Chiara Parenti
SERIE: /
GENERE: Narrativa Contemporanea
POV: Femminile
FINALE: Autoconclusivo
EDITORE: Garzanti


TRAMA:

È normale avere paura. 
Serve solo un unico, magnifico istante senza di essa. 

«Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire “no”, a fare quello che davvero vuoi. 
E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura! Mettiti alla prova, ti sorprenderai tu stessa di quello che sei in grado di fare. 
Non dimenticare il mantra: “Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi!” 
e vedrai che più cose fai e più trovi la forza per farne altre. 
Sono poche le cose che abbiamo davvero ragione di temere, credimi.» 


Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi e vedrai che troverai la forza per farne altre. Sono queste le parole che Sole trova nella lettera che la sua migliore amica le ha scritto poco prima di ripartire per Parigi, subito dopo l’unico litigio della loro vita. Quel litigio di cui Sole si pentirà per sempre, perché non rivedrà mai più Stella, la persona più importante per lei. Sole non smette di guardare quel foglio perché, anche se ha solo venticinque anni, non c’è nulla di più difficile per lei che superare le proprie paure. Sa che, se le tiene strette a sé, non c’è nulla da rischiare: il lavoro sicuro per cui ha rinunciato al sogno di fare l’università; il primo bacio mai dato perché è meno pericoloso immaginarlo tra le pagine di un libro che viverlo realmente. Ma ora Sole non può più aspettare. Lo deve alla sua amica. Così per cento giorni affronta una paura alla volta: dal lanciarsi con il paracadute al salire sulle montagne russe; dall’attraversare un bosco sotto il cielo stellato al fare un viaggio da sola a Parigi. Giorno dopo giorno, scopre il piacere dell’imprevisto e dell’adrenalina che le fa battere il cuore. A sostenerla c’è Samanta, un’adolescente in lotta con il mondo che ha paura persino della sua immagine riflessa. Rivedendosi in lei, Sole prova a smuovere la sua insicurezza e a insegnarle ciò che ha appena imparato: è normale avere paura, quello che serve è solo un unico, singolo, magnifico istante senza di essa. Ma c’è un unico istante che Sole non è ancora pronta a vivere. L’istante in cui deve confessare la verità al ragazzo di cui è da sempre innamorata. Una prova più difficile di tutte le altre. Perché anche l’amore può vestirsi d’abitudine e confondere. E per amare davvero bisogna essere pronti a mettersi in gioco. Perché persino i sogni possono cambiare quando sono solo una favola. 



RECENSIONE: 

Bentornate care Lovers. Oggi vorrei descrivervi l’immensità delle emozioni che ho vissuto leggendo questo romanzo ma so già che non ci riuscirò del tutto poiché in queste pagine ho trovato l’intero Universo... e come si può descrivere una cosa infinita? 
Ci proverò iniziando a parlarvi di Sole. 
Venticinque anni, vive in casa con i suoi in un paesino “stretto tra la terra e il mare” del Molise, un lavoro da commessa in un supermercato dove ci si conosce tutti, e un amica che è come una sorella, l’altra metà dell’anima che nonostante le grandi differenze combacia alla perfezione con la sua. Quanto è chiusa Sole con il mondo, aggrappata alle solide certezze della sua vita semplice, tanto è aperta, dirompente Stella, proiettata verso la vita che sente di voler vivere davanti a sé.

La nostra amicizia è nata in un tiepido mattino di settembre, il primo giorno di scuola elementare. 
È bastato che le dicessi come mi chiamavo perché enunciasse la sua inappuntabile teoria:
«Il sole è una stella, quindi io e te siamo sorelle!»
E così è stato. Da quel momento siamo state davvero inseparabili, anche se non potremmo essere più diverse. 
Fin da piccola, mi sono sempre immaginata il nostro rapporto come quello tra Batman e Robin.
Lei è il supereroe, io la giovane assistente.
Lei ha i superpoteri, io no.
Lei sempre in prima linea, forte e battagliera, io nelle retrovie, lontano dal teatro dell’azione.  

Eravamo una costellazione tutta nostra, lei la stella più grande, più bella e luminosa,
e io quella più piccola, la compagna fidata che le orbita intorno, ma non ne avrà mai la stessa luce. 
Io non cammino saltellando. 
Io non esplodo fuochi d’artificio. 
Io non corro fino a perdere il fiato. 
Io non ho occhi che ti inondano di vita. I miei occhi sono pieni di paura. 

E così un giorno la paura più grande per Sole si materializza nella bellissima Parigi che si porta via il suo mondo.  
E’ uno strazio, un dolore talmente grande da non farla respirare, e mentre la vita sembra fermarsi , una lettera e un pacchetto della sua amica la destano e le fanno guardare in faccia il suo modo di vivere. Stella la richiama alla vita, quella che aspetta oltre le proprie paure le fa un regalo, un lancio con il paracadute. 

“Ho scelto questo cofanetto perché ti sto chiedendo di buttarti Sole. 
Vorrei che per una volta tu provassi a lasciarti andare, a non aver paura di fallire, a non dire ‘No’, a fare quello che vuoi davvero. 
E sai come si vince la paura? Facendo proprio quello di cui si ha paura!
Perciò, non adagiarti nel tuo angolino sicuro, prendi in mano la tua vita. 
Alzati e corri a prenderti ciò che desideri, lo troverai oltre la paura. 
Vivi finché sei viva!” 

E così, Sole fa come suggerito dall’amica e inizia a vivere per davvero. Decide di mettersi alla prova, lo deve in nome dell’amicizia che le univa e a cui vuol tenere fede, stila una lista di cento paure che vuole affrontare e inizia una nuova avventura. 
Dopo il lancio col paracadute avviene il free climbing, lo scuba diving, che le permettono di assaporare pienamente la sua amata terra, questo Molise che fa da sfondo concreto come un compagno di viaggio presente e vivo nelle sue prove. 

Il Molise esiste, ne ho le prove: è un gioiello così prezioso da conoscere in profondità, da scoprire nei paesaggi mozzafiato, da vivere negli antichi borghi che brulicano di un popolo genuino e ver, fiero della propria identità e delle proprie tradizioni, ancora tenacemente rispettate e custodite, sfidando la modernità...
In quello che si è trasformato in un vero e proprio viaggio attraverso la mia regione, capisco un sacco di cose anche su di me e le paure...” 

E in questo viaggio non è sola, l’accompagnano diverse persone anche loro con le loro paure che la spronano e la vedono come esempio. Lentamente Sole si apre alla vita, apre un blog e le sue gesta diventano sempre più famose e riconoscibili a migliaia di persone, il suo progetto appassionante visto attraverso i social fa avvicinare persone distanti  e fa riflettere e nonostante qualche critica che comporta il mettersi a nudo, viene vista come una persona coraggiosa e inizia ad essere fonte di ispirazione. 
Sole sta cambiando, si sta lentamente trasformando in qualcosa di nuovo, qualcosa che non era scritto, che è un divenire fluido che contagia come un morbo benefico chi la conosce o la segue. Perché cambiare il modo di affrontare le proprie paure finisce inevitabilmente per creare un’onda che modella e modifica la vita di altre persone, anche quelle estranee. 

“E’ la mia stessa percezione della paura ad essere completamente cambiata: ora la paura è un’opportunità per scoprire nuove emozioni, espandere i confini e superare i limiti. 
E se cambia l’atteggiamento verso la paura, cambia anche quello verso la vita. 
Ho scoperto che sono orgogliosa di me. 
Perché ci provo sempre, anche se alla fine magari non ci riesco. 
Continuo ad aggiornare il blog con le mie imprese e mi sento sempre più forte, audace, sto crescendo ogni giorno che passa e con me cresce il numero di persone che mi seguono.
Sconosciuti che nel mio coraggio trovano il loro, che nel mio progetto vedono un esempio da seguire per riappropriarsi di sé stessi... 

Ci saranno altre imprese, altre paure da affrontare ma Sole saprà trovare il coraggio di guardarle in faccia e chiamarle con il loro nome mentre il suo coraggio diventerà la colonna portante della sua nuova vita, scandita anche dal ritmo della musica che ama , come Bon Jovi, e ci sarà sempre da sottofondo la storia che più ama al mondo come “Orgoglio e Pregiudizio” a definire i passaggi importanti di quest’esperienza. Esperienza non priva di dolori nuovi, di sofferenze che le tagliano l’anima ma che la renderanno più forte e viva. 
L’amore si affaccerà per la prima volta così come la delusione ma nel suo cuore capirà che non c’è posto per il rimpianto, quella malattia lenta che ti priva delle gioie più impensate, lentamente guarirà fino a scomparire lasciando solo la traccia del suo passaggio, non la presenza. 
Confesso che ho pianto mentre leggevo, calde lacrime sono sgorgate da sole in alcuni passaggi del libro, e non mi capitava da tempo.  
Questa storia è un regalo prezioso, uno scrigno dal quale attingere per essere più forti ed affrontare le nostre paure con occhi nuovi, non rimanendo più fermi a guardarle consumarci ma a renderci attivi, e vivi. Mi ha fatto riflettere molto, ho pensato varie volte ai grandi insegnamenti che sono nascosti tra le righe delle pagine che ho amato dalla prima fino all’ultima, e un senso di piena consapevolezza mi ha travolto per indirizzarmi come un faro nelle vicissitudini che la vita mi sta dando. E sono d’accordo con Sole quando dice: 

Ho sprecato metà della mia vita pensando che le cose piovessero dal cielo come doni inaspettati.
Poi ho capito che mi sbagliavo e che, se volevo qualcosa , dovevo armarmi di coraggio e andarmelo a prendere...
però se esploriamo il mondo, se ridiamo a crepapelle e amiamo all’impazzata, nel poco tempo che abbiamo, riusciamo a provare secoli di emozioni.
E, alla fine di tutto, non avremo alcun rimpianto.” 

E la presenza di Stella si stempera in colori vividi che colorano la sua nuova vita, una vita tutta da scrivere senza più la “paura” di non essere accettata o capita, il suo centro ora è lei sola, e quello che realmente sente di essere. 

Ho avuto la fortuna di sentire l’autrice per telefono per una breve e stimolante chiacchierata di cui la ringrazio tantissimo, vi riporto volentieri quello che ci siamo dette:

D: Innanzitutto Chiara ti ringrazio per questo libro meraviglioso così denso di significati e riflessioni che a distanza di tempo continuano a lavorarmi dentro. La prima domanda è: Perché hai deciso di scrivere un romanzo con al centro il problema dell’affrontare le paure? Cosa o chi ti ha ispirato Sole?

R: Come ho scritto nei ringraziamenti  Sole sono io in tutto e per tutto, ho molte delle sue paure cui ho avuto modo di riflettere nell’ultimo anno, quando dopo l’uscita del romanzo “LA VOCE NASCOSTA DELLE PIETRE” ho dovuto abbandonare il mio angolino e prendere treni, parlare in pubblico alle presentazioni, allontanarmi da mio figlio, e facendo tutte queste cose che mi terrorizzavano in realtà ho capito che molte poi non erano così terribili come immaginavo, ho imparato ad affrontarle ritrovando quel coraggio nascosto che noi tutti possediamo. Così mi è sorta l’idea di scrivere il nuovo romanzo raccontando un po’ di me attraverso Sole e le prove cui si sottopone. 

D: Nel tuo libro compare da sfondo come compagno sempre presente il Molise, come mai hai scelto questa terra come ambientazione alla tua storia?

R: Ho scelto questa regione perché rimasi colpita da una frase trovata sul web che diceva: "Il Molise non esiste", e ho visto subito il legame con Sole, anche lei è viva ma in qualche modo sopravvive, per molti non esiste e così, mentre lei si metteva alla prova scoprendosi ogni giorno di più, così succedeva alla sua terra, a questa terra che si mostrava con la sua incomparabile bellezza. È come uno specchio di Sole, ha le sue stesse caratteristiche. Non l’ho mai visitato, mi sono documentata su internet ed è come se ci fossi stata, comunque conto di visitarlo un giorno.

D: Infine l’ultima domanda, qual è la tua paura più grande?

R: Ne ho tante e diverse in realtà ma quella che davvero non vorrei avere e che ultimamente cerco di combattere è il non aver rimpianti. Mi spaventa più di tutto il non aver vissuto appieno le occasioni che la vita mi offre, il non buttarmi a fare le cose che mi fanno stare bene e che comunque mi spaventano, come il parlare in pubblico, prendere l’aereo da sola, tutte cose che mi spaventano a morte, ma non voglio un domani sentire di aver fallito a non essermi buttata a fare queste cose che mi mettono ansia e così semplicemente le faccio.

Ci siamo salutate con gioia, con la certezza che un giorno ci stringeremo la mano  e io potrò finalmente abbracciare colei che mi ha fatto tanto emozionare. 
Vi saluto care Lovers, leggete questo libro, non ve ne pentirete. 









Recensione                Editing




1 commento:

  1. Ciao mi presento sono Fedy e anche io come te ho la passione per i libri.
    Trovo il tuo blog molto bello e anche interessante.
    Sono una tua lettrice fissa. Se ti va passa a dare un'occhiata al mio blog http://lapiccolalibreriadelcuore.blogspot.it ne sarei molto felice…

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