6 mar 2018

RECENSIONE: Alessandra Fortunato - Chiamami Melly

TITOLO: Chiamami Melly
AUTORE: Alessandra Fortunato
SERIE: /
GENERE: New adult / Contemporary Romance
POV: Alternato
FINALE: Cliffhanger
EDITORE: Self Publishing

TRAMA 

Carmela Rizza non è solo un nome, per Melly è un passato da dimenticare. Trasferendosi lontano dalla sua Sicilia sogna di ricostruire quella vita che non è riuscita ad avere nella terra d’origine. Un lavoro stabile, una routine controllata ed il forte legame con la nonna ormai lontana sembrano essere gli unici punti fermi delle sue giornate, finché un biglietto da parte di uno sconosciuto non la spinge alla ricerca di ciò che le è da sempre mancato: l’amore.
 Riuscirà Melly a far pace con il suo passato ed a vivere serenamente un amore che sembra essere fatto di plastica oppure capirà che ciò che desiderava era da sempre stato intorno a lei? 


RECENSIONE 

"Ci sono dei momenti in cui tu sai perfettamente cosa vuoi dalla vita, cosa desideri. Sei lì sul punto di fare ciò che ritieni giusto e sei deciso a lanciarti, andare a tutto gas…ma poi arriva lei! L’indecisione, amica dell’insicurezza, che si presenta sul più bello pronta a scardinare quelle che un attimo prima erano convinzioni ben salde." 

Buongiorno, Lovers! 

Sapete cosa mi piace di più di un libro al suo esordio? La cosa che mi piace di più è un bel libro al suo esordio! 

Lo sappiamo: gli esordi sono difficili, sono il trampolino di lancio degli autori, giovani e meno giovani.   Quasi ogni giorno riceviamo testi di autori self che chiedono una nostra recensione. Spesso ci vediamo costretti a fermarci ai primi capitoli o poco più in là. Ciò che per noi è ovvio per altre persone non lo è: l'avere una penna e fogli di carta non ti rende uno scrittore, così come l'avere un pianoforte non ti rende un pianista.  Quindi, riprendendo il discorso, quando ci ritroviamo un libro self al suo esordio lo ammettiamo: siamo sempre molto (moooolto) titubanti.  La differenza maggiore tra la lettura di un self e di un pubblicato da casa editrice, per quel che mi riguarda, sta nell'aspettativa. Se pubblicato da una casa editrice mi aspetto, anzi pretendo, che il libro sia un bel libro. Le aspettative sono dunque alle stelle e, nel caso il libro si dimostri tutt'altro che un capolavoro, la delusione e le mazzate nella recensione sono naturali.  Nel caso del self, mi ritrovo nella situazione opposta: aspettative bassissime.  Mentalmente col pubblicato da casa editrice parto dal voto più alto e man mano, se necessario, lo abbasso. Con il libro self parto dal voto più basso e, in caso, lo alzo. 

Tutta questa premessa per arrivare a cosa? Per arrivare a dirvi che Alessandra Fortunato al suo esordio da scrittrice non poteva che partire in modo migliore. 

"Spesso la paura ed il timore nascono al semplice pensiero di ascoltare pareri, giudizi, o verità contrastanti col nostro modo di vedere le cose. Si creano ansie e ci vien voglia di scappare, non ascoltare niente e nessuno." 

In Chiamami Mellyin uscita proprio oggi, 6 marzo, entriamo nel mondo di Melly, all'anagrafe Carmela Rizza, nata in Sicilia e trasferitasi al norde, come lo chiama nonna Ciuzza. 

Fatemi fare subito una parentesi su una delle nonne più belle che io abbia mai conosciuto attraverso un libro. Nonna Ciuzza for president. È un personaggio straordinario, divertente, senza filtri. È la tradizione siciliana fatta persona, mi ha fatto venire una voglia pazzesca di parmigiana (fatta il giorno dopo aver ultimato la lettura del libro), mi ha insegnato qualche parolina di siciliano (fortunatamente a fine libro ci sono le traduzioni, altrimenti addio!) ed è riuscita a trasmettermi quel calore che solo le persone del sud riescono. Viva nonna Ciuzza! 

Ma ritorniamo ora a Melly  È una bella ragazza semplice, che, a Milano, è alla ricerca di quella fortuna che nella sua regione non è riuscita a trovare. Ha vissuto un'esperienza che vorrebbe dimenticare e che l'ha portata ad accantonare il suo sogno più grande. È comunque una sognatrice, vuole l'amore da favola e prima di lasciarsi andare con un uomo si fa mille e più domande. 

 "Sembrava l’uomo dei miei sogni ed io avrei fatto di tutto per scoprire se così era. Non avevo nemmeno tanta fame, solo sete di sapere e conoscere…e di lasciare andare tutto come doveva andare." 

 "Tu sei una sognatrice. Le donne come te hanno la favola nel DNA." 

A Milano lavora in uno studio dentistico. Giorgio e Giacomo sono i due medici dello studio e no, non partite con "Eccolo, il solito triangolo!" Tranquilli, il triangolo non c'è, quindi non consideratelo.   I due dottori sono l'uno l'opposto dell'altro. Il primo è il classico donnaiolo, sciupafemmine e tutte quelle cose lì, l'altro invece è il marito fedele, il buon amico. 

A salvare la figura non particolarmente simpatica di Giorgio è la sorella Helga.  Quando leggerete Chiamami Melly vi ritroverete a ripetervi "Voglio un'amica come Helga!"  È un personaggio straordinario, frizzante, allegro e spesso decisivo della sorte della nostra Melly 

Sì, lo dico: voglio un libro su Helga. E lo dico per due motivi: il primo è chiarissimo, basta leggere sopra. Helga è un personaggio che sento ha ancora molto da dare. Il secondo motivo risiede nella capacità di scrittura della Fortunato. Se con questo libro ha cominciato alla grande, con un seguito non si può che migliorare ed arrivare ancora più in alto. 

"Le nostre labbra si unirono e finalmente io riuscii a respirare. Era questa la sensazione che avevo avuto al contatto con le sue calde labbra, era stato come assaggiare l’ossigeno per la prima volta, era stato come risvegliarsi da un lungo e profondo sonno, era stato il bacio che avevo sempre sognato, quello di cui avevo letto e che avevo visto al cinema o nelle migliori serie tv." 

Una delle cose che ho più apprezzato del libro è la sua non definizione del percorso se non da metà del libro in poi. Fino a quel momento mi chiedevo ripetutamente "Ma il libro, con questa storia, dove vuole andare a parare?"  Nel 99% dei romance già dopo pochi capitoli capiamo chi andrà con chi, chi si lascerà e compagnia bella. Qui no, e questo mi spingeva, curiosa, a continuare la lettura. Inutile dirlo, ad un certo punto non sono più riuscita a staccare gli occhi dal libro. 

"La prima volta in cui l’ho vista, sono rimasto folgorato dalla sua tipica bellezza mediterranea. Folgorato a tal punto da credere di essere stato incantato con il più potente dei sortilegi. Mi sono chiesto se non avesse usato filtri e pozioni d’amore, se non avesse agitato di nascosto una bacchetta magica per catturarmi in quello stato di ammirazione." 

Cosa ha scatenato la mia curiosità? Il voler capire chi lascia sul parabrezza della macchina di Melly delle stupende poesie d'amore.   Ecco, io e la poesia abitiamo su due pianeti completamente diversi, ma ciò non toglie che la poesia in quanto tale ha sempre il suo fascino e Melly si lascia incantare da quelle righe che trova sulla sua macchina, sogna il suo ammiratore segreto e diciamo che nemmeno questa cosa facilita il trovare il suo principe azzurro in carne e ossa. 

"Vale la pena fare i conti col demonio se poi siedo a cena con un angelo" 

E quindi Melly a chi darà il suo amore? All'ammiratore segreto o ad uno dei personaggi maschili che incontriamo nella storia? 

"Non desideravo altro posto in cui vivere se non tra le sue braccia." 

"Il suo sorriso ed i suoi occhi accompagnavano le mie giornate, lui era la carezza dell’anima che non avevo mai avuto." 

Lovers, non mi resta altro che dirvi di cliccare sul bannerino in basso e acquistare Chiamami Melly.  Viva gli esordi self così belli! 

"Il suo sguardo da limpido divenne cupo e l'azzurro dei suoi occhi fu un oceano in cui annegai." 



Editing a cura di Layla

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