25 gen 2018

RECENSIONE: Nicola Yoon - Noi siamo tutto

TITOLO: Noi siamo tutto
TITOLO ORIGINALE: Everything, everything
AUTORE: Nicola Yoon
SERIE: /
GENERE: New Adult
POV: Femminile
FINALE: No cliffhanger
EDITORE: Sperling & Kupfer

TRAMA

Madeline Whittier è allergica al mondo. Soffre infatti di una patologia tanto rara quanto nota, che non le permette di entrare in contatto con il mondo esterno. Per questo non esce di casa, non l'ha mai fatto in diciassette anni. Mai un respiro d'aria fresca, né un raggio di sole caldo sul viso. Le uniche persone che può frequentare sono sua madre e la sua infermiera, Carla. Finché, un giorno, un camion di una ditta di traslochi si ferma nella sua via. Madeline è alla finestra quando vede... lui.
Il nuovo vicino. Alto, magro e vestito di nero dalla testa ai piedi: maglietta nera, jeans neri, scarpe da ginnastica nere e un berretto nero di maglia che gli nasconde completamente i capelli. Il suo nome è Olly. I loro sguardi si incrociano per un secondo. E anche se nella vita è impossibile prevedere sempre tutto, in quel secondo Madeline prevede che si innamorerà di lui. Anzi, ne è sicura. Come è quasi sicura che sarà un disastro. Perché, per la prima volta, quello che ha non le basta più. E per vivere anche solo un giorno perfetto è pronta a rischiare tutto. Tutto.


RECENSIONE

“L’amore apre le porte del mondo.”

Care Lovers, ho letto questo strano libro perché la trama mi attirava molto. Pensavo fosse una storia d’amore tra due ragazzi e invece è un libro che parla dell’amore in tutte le sue sfaccettature e principalmente dell’amore tra madre e figlia. Dico che è strano perché è scritto come se fosse un diario su cui Madeline appunta i sui pensieri e le sue riflessioni e, soprattutto, perché ci sono dei disegni o, per meglio dire, degli schizzi.

“Non esco mai di casa, non l’ho mai fatto in diciassette anni.”

Madeline è una diciottenne molto matura che non ha avuto molto dalla vita, se non una pesante malattia che non le permette mai di uscire di casa. Praticamente ha sempre vissuto confinata tra le mura della sua “prigione”. Le uniche persone che può vedere sono la madre, l’infermiera Carla e, sporadicamente, gli insegnanti. La sua vita è scandita da una serie infinita di routine: oggi è uguale a ieri e domani sarà uguale ad oggi. Maddy è consapevole che non potrà mai fare una vita normale e si è sempre fatta bastare quello che poteva avere, fino al giorno in cui incontra Olly. Da quel momento capisce che quello che ha non le basta più, che sopravvivere non è più sufficiente: lei vuole vivere.

“La vita è dura, tesoro. Ma tutti trovano il modo di andare avanti.”

Olly è il nuovo vicino di casa di casa Whittier. È un ragazzo vivace, molto dinamico, intelligente e con un gran senso dell’umorismo, veste sempre di nero e ama il parkour. Ha un padre violento che non ha paura di affrontare e una sorella a cui vuole molto bene. Quando vede Madeline per la prima volta pensa che sia stata messa in punizione dalla madre ma, quando viene a conoscenza della verità, cerca in tutti i modi di proteggerla.

“La differenza fra sapere e vedere con i propri occhi è la stessa che c’è fra sognare di volare e volare per davvero.”

Oltre ai due protagonisti c’è la presenza costante della madre di Madeline: la dottoressa Whittier. La mamma è una dottoressa che dedica letteralmente la propria vita alla figlia, non esiste altro se non il lavoro e Maddy. Da quando ha subito la perdita del marito e del primogenito in un incidente stradale tutte le attenzioni sono solo per la figlia malata. Ma questo rapporto madre-figlia non è un rapporto normale, è un rapporto morboso dove le paure della madre non vengono gestite normalmente e razionalmente ma vengono riversate completamente sulla figlia limitandone la libertà personale.

“La vita è un dono. E tu non devi mai dimenticare di viverla.”

Mi è piaciuto tantissimo il personaggio di Madeline perché si è sempre dimostrata forte e non si è mai abbattuta davanti alle difficoltà che la vita le ha imposto. Non ha mai avuto cedimenti e anche quando ha dovuto fare la scelta più importante di tutte, non ha avuto ripensamenti e l’ha fatta fidandosi ciecamente delle sue sensazioni. Mi è piaciuto molto anche Olly perché, nonostante sia un ragazzo giovane, ha sempre trattato Maddy con estremo rispetto, preoccupandosi per lei e per la sua salute. Seppur con qualche difficoltà, ho apprezzato anche il personaggio della mamma di Maddy perché mi ha fatto capire che una mente malata, a volte, è peggio di una malattia fisica in quanto non ti permette di vedere con lucidità la situazione e accettare la realtà per quella che è. 

Faccio, infine, i complimenti alla scrittrice Nicola Yoon in quanto, con il suo libro d’esordio, ha voluto affrontare un argomento non proprio facile e lo ha sostenuto in modo equilibrato senza calcare troppo la mano su quanto si deve rinunciare per una malattia così pesante e senza trattarlo, d'altra parte, con troppa leggerezza.

A presto, Lovers. 


Editing a cura di Nevaeh

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