20 mag 2018

RECENSIONE: Martina Ghirardello - Fiori di campo, le radici del cuore



TITOLO: Fiori di campo, le radici del cuore 
TITOLO ORIGINALE: /
AUTORE: Martina Ghirardello
SERIE: The Harris series #1
GENERE: Romantic suspence
POV: Alternato
FINALE: No cliffhanger
EDITORE: Genesis publishing



TRAMA:

Un attico da sogno, un fidanzato bellissimo e influente, un lavoro da favola. Così vive Laura Harris, nel cuore della Grande Mela, lontana da una famiglia che l’ha sempre fatta sentire sbagliata. Una vita invidiata da molti, posseduta da pochi. E se fosse solamente un’illusione? Uno show abilmente costruito? Cosa accade quando uno schiaffo violento la fa cadere e guardare il mondo da una nuova
prospettiva, quando si rende conto che più che di luce la sua esistenza è fatta di ombre, di punti interrogativi senza risposta? Improvvisamente, nel caos più totale si aggiunge lui, James, un ragazzo contraddittorio, che preferisce mostrarsi con una maschera fatta di malizia e superbia, perché sa che ciò che sta dietro questa barriera potrebbe mettere in pericolo chiunque. Uno strappo che riporta a galla il passato li renderà consapevoli che i loro nemici sono più simili di quanto immaginino. Allora, Laura e James si scopriranno alleati in questa battaglia e quando sono due paia di braccia a combattere il male fa meno paura.
Fiori di campo - Le radici del cuore è il primo volume della duologia che apre la The Harris Series, che ha come protagonista una famiglia, con le sue gioie, i suoi dolori e le sue difficoltà, una famiglia unita da una miriade di segreti mai svelati, ma soprattutto dal sentimento più forte e indistruttibile di tutti.
L’amore, in tutte le sue sfaccettature, pone qui le sue radici. Riuscirà a germogliare?



RECENSIONE:

Ciao Lovers, ecco la mia prima recensione, mi sento un esordiente e non me ne vogliate se non sarò perfetta.
Devo ammettere che all’inizio la lettura ha fatto fatica a catturarmi, l’autrice secondo il mio punto di vista, usa meccanismi di scrittura un po’ slegati e macchinosi ma all’ottavo capitolo finalmente un colpo di scena da decisamente una svolta alla storia.
La protagonista, Laura, diventa sempre più definita e accattivante e quando la figura confusa e a tratti fastidiosa di James si colora di un altro significato, essa diventa lentamente, appassionante e più fluida.
Siamo a New York, la città che non dorme mai, che esaudisce i desideri e ne crea di nuovi. Per Laura tutto è facile, è una bellissima donna, ha un lavoro come modella gratificante eppure non è del tutto felice, sente che qualcosa di storto nella sua vita la sta pungolando, come un’immagine sfuocata che non riesci a capire.
Complice il rapporto burrascoso con la famiglia e il tormentato senso d’inferiorità con la sorella Laura si aggrappa a quello che è il suo mondo: il suo amore Daniel.
Ma nella sua vita apparentemente perfetta arriva lui, James, sciupafemmine, sicuro di sé e arrogante fotografo, con il quale dovrà lavorare ad un progetto.


«Ti presento…»
«James Sanders» lo precedette lui, attraversandola con un’occhiata.
Non era lo sguardo affascinante e ammaliatore di Daniel, ma
aveva qualcos’altro, qualcosa di inspiegabilmente strano. Non era
attraente né artificialmente magnetico, era quasi avvolgente. Laura
aveva la sensazione di essere circondata da un’aria calda e sicura, il
che era completamente assurdo dato che aveva visto il tipo per la
prima volta solo pochi minuti prima. Ciò che più la preoccupava era
il suo aspetto probabilmente terrificante di cui non si era curata minimamente quella mattina.
«Sono lieto di conoscerti, signorina Harris.»
I l suo cognome aveva un suono diverso pronunciato dalla sua
voce così bassa e…sensuale, sì, probabilmente questo era l’aggettivo più adatto."


E così i nostri protagonisti si incontrano/scontrano facendo presagire fuoco e fiamme, e così sarà infatti, James è un ammaliatore e Laura pur essendo attratta ne rifugge la vicinanza, si mostra fredda e infastidita, lui dal canto suo è un abile giocatore ma un evento inaspettato mostrerà la vera natura del fotografo e la sicurezza di Laura comincia a scricchiolare, poiché tutte le certezze che aveva su Daniel cadranno una ad una.
A questo punto ammetto che la storia si fa decisamente interessante, la Ghirardello è brava ad inserire nuove tessere nel mosaico fino ad un colpo di scena incredibile, dal quale Laura si troverà senza appigli.
James, che oltre a Laura ha cominciato a piacere anche a me, si mostra lentamente e per brevi tratti una persona diversa, romantica e gentile. Le cose tra i due iniziano finalmente a cambiare.


"James sentiva gli smeraldi di Laura dritti verso di lui, la qual
cosa non gli dispiaceva affatto.
Lei non riusciva ancora a rispondere. L’aveva un po’ inquietata
quel “Oggi sarai solo per me”, o forse sollevata.
L o guardava negli occhi mentre parlava, cosa che con Daniel
non faceva da troppo tempo. Era una piacevole sensazione. “Gli
occhi sono lo specchio dell’anima” si dice, è il primo passo per
conoscere una persona. Se poi gli occhi in questione erano di un
nocciola caldo e avvolgente la faccenda si faceva ancora più
interessante."


Entrano in scena a causa di questa incredibile e terribile novità anche i familiari della ragazza che diventeranno parte attiva nella storia, la quale prende un piega pericolosa e da romanzo thriller, mentre il rapporto tra i due si intensifica e cresce sempre più, cosa che ho apprezzato davvero perché c’è un crescendo commovente nelle azioni dei protagonisti che si svelano più interessanti di quanto non lo si pensi all’inizio.
Non mancano i momenti romantici, anche se per avere una vera e propria esplosione dobbiamo aspettare il penultimo capitolo. I momenti di suspence, le confessioni mai dette di un passato tormentato e doloroso, e il cambiamento benevolo si affacciano finalmente nella vita di Laura, dopo le tante turbolenze emotive.
Come a intrecciare una tela che si delinea a poco a poco c’è il ritorno a casa, un ritorno in famiglia forzato ma tanto atteso e anche qui i colpi di scena non mancano.


"Suo padre si sciolse definitivamente, lasciandosi andare a quelle
parole che teneva dentro da troppo tempo.
«Bambina mia, abbiamo fatto così tanti errori con te. Ce ne
siamo resi conto solamente quando ormai era troppo tardi, quando
il letto era vuoto e quando non c’erano più due occhi uguali ai miei a
fissarmi a fine giornata. Perdonaci se puoi.»
S i abbracciarono tutti e tre insieme, piangendo forte, e
aumentarono la stretta."


Ed ancora, racconti di un passato lontano tenuto nascosto alle figlie si affacciano improvvisi come a sciogliere i nodi di un legame mai rotto in verità, con la dolcezza di un amore paterno e materno che avvolgerà Laura per aiutarla nel momento difficile che sta vivendo e la certezza che si può sempre ricominciare circondata dall’affetto dei propri cari.
Il finale lascia sicuramente un po’ di amaro in bocca poiché gli avvenimenti si sono messi in moto senza trovare una fine completa ma lo scacchiere in cui sono disposti fanno presagire che la seconda parte sarà ancora più intrigante e movimentata, con l’arrivo di un Amore e di una consapevolezza nuovi che scuotono e accompagneranno Laura nel proseguimento della storia e insieme a lei di tutta la famiglia.
Questo Amore che con la sua forza irrompe in vite provate da effetti violenti, distruttrici, come unguento riparatore sulle ferite del cuore, contagia dapprima i due protagonisti e poi si espande al resto della famiglia, che si ritrova così, più unita che mai.

Questo romanzo che rappresenta la prima parte della duologia dell’autrice, lo consiglierei a chi ha ancora fiducia nell’Amore, a chi si sente comunque legato alle proprie radici che anche se nascoste e non visibili tuttavia esistono e sono nonostante tutto ancora salde, e a chi non smette mai di pensare che non tutto il dolore e le sofferenze fisiche e dell’animo vengono per distruggere ma, qualche volta, anche per ricostruire e risanare un cuore ferito e sanguinante.
Attendo con ansia il seguito.






Editing a cura di:






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