21 mag 2018

RECENSIONE: A. M. Hargrove - For the love of English


TITOLO: For the love of English 
TITOLO ORIGINALE: For the love of English
AUTORE: A.M. Hargrove
SERIE: /
GENERE: New adult
POV: Alternato
FINALE: Autoconclusivo
EDITORE: Quixote

TRAMA 

Beckley Bridges, padre single, è sexy da far paura. Sul serio, è la cosa più bollente da quando è stato creato il sole, tanto che se gli rompi un uovo addosso, quello inizia a sfrigolare. Quindi qual è il problema? Che è anche uno stronzo colossale. Lo odio, quel bastardo. Cerco di evitarlo in ogni modo, ma per qualche motivo salta fuori ovunque io vada. Il vero problema, però, è sua figlia, English. È un’adorabile, eccentrica bambina di prima elementare,
e la cosa più dolce da quando hanno inventato il tè freddo. Ed è una dei miei scolari, ma è anche l'amore della sua vita. Perciò devo per forza avere a che fare con lui a livello professionale. Non è semplice. Su una scala che va da facile a difficile, avere a che fare con Beckley Bridges è come avere a che fare con delle unghie che grattano sulla lavagna. Ma dato che la madre di English cerca di ottenere la custodia, dopo averla abbandonata sulla porta di Beckley quando era una neonata, lui è disposto a fare tutto il possibile per tenerla con sé. È per questo che mi ha fatto la proposta. E per quanto la cosa possa sembrare folle, mi sono ritrovata a pensarci su. 


RECENSIONE 

Per amore di English...  

Tutto gira intorno all'amore che un giovane e inconsapevole Beck si troverà a provare verso un adorabile piccolo tornado di allegria, depositato sullo zerbino di casa in una scatola di cartone, accompagnata soltanto dalla lettera di una giovane mamma che non si sente pronta ad esserlo. 

“Gli occhi verdazzurri più profondi del mondo guardano nei miei, e per quella che pare un'eternità non riesco a respirare. Perché sto guardando in uno specchio. [...] La testolina è ricoperta di peluria chiara, e io ci strofino contro la guancia. È la cosa più morbida che abbia mai sentito, e non voglio lasciarla andare.” 

Dopo lo schock iniziale Beck non ha un attimo di esitazione, gli è bastato soltanto prenderla in braccio per innamorarsi perdutamente di sua figlia e decidere di dedicarsi unicamente a lei e alla sua crescita. Così, Beck si ritrova dopo sei anni ad essere un affermato fotografo e un amorevole sexy padre single, di una splendida follettina che si appresta ad iniziare la scuola elementare. 

Al primo colloquio genitore/insegnante incontra Sheridan, una giovane e single (vedi le coincidenze!) maestra che ama il suo lavoro e i suoi alunni, una in particolare, che con il suo buon umore travolgente e la sua spiccata ironia ha fatto breccia nel suo cuore, diventando la sua preferita. Al colloquio, Sheridan, è dunque impaziente di conoscere la persona che è riuscita a crescere in modo così appassionato English. L'incontro tanto atteso si rivela un fiasco colossale, perché l'amorevole padre arriva con un ritardo clamoroso di più di un'ora e liquida l'incontro in pochi minuti e in malo modo. 

"Non c'e' una sola cosa al mondo che mi venga in mente da dire a quest'uomo orribile.
 Beckley Bridges è il più gigantesco stronzo del pianeta".

Eh già... pare proprio che Beck sia odioso e di poche parole, parole che sa usare molto bene per ferire chi gli sta di fronte. Ma com'è possibile che un uomo così pessimo possa aver cresciuto una dolcezza tale come English? 

Per fortuna complice il karma e una colossale sbronza di lei, Sheridan e Beck cominceranno a frequentarsi e, sarà osservando Beck interagire con sua figlia, che lei riuscirà a cambiare idea su quell'uomo che tanto detesta. Perché un padre così appassionato e dolce, non può davvero essere un uomo altrettanto burbero e detestabile, al limite del bipolarismo. 

"Sollevo la mano e inizio con l'indice. «sai già che non mi piaci nemmeno.»
 «Sì, invece. è solo che non lo vuoi ammettere.» 
Dannazione, quanto è arrogante. [...] Sollevando il secondo e il terzo dito aggiungo: «Ti sbagli, però amo tua figlia.»

Quando tutto sembra andare per il verso giusto, o come dice sempre English, quando tutti sembrano stare sotto l'arcobaleno, ecco che ricompare Abby, decisa a riprendersi il ruolo di madre, per il quale ora si sente pronta. 

"«Ho detto a papà che doveva essere carino con te, perché tu sei il nostro arcobaleno.» «§§Io sono il vostro arcobaleno?» La sua testa fa su e giù, e i suoi occhi, esattamente come quelli di suo padre, mi guardano splendenti."

Èd è da qui che inizia il bello, perché Beck, con la complicità dei suoi genitori, pensa che la soluzione al problema Abby, sia quello di trovarsi una moglie; e chi meglio di Sheridan può ricoprire quel ruolo... lei ama già follemente la piccola English, ora non resta che proporle di amare anche il papà. 

Sheridan accetterà la proposta?  

"Beck Bridges è un uomo complicato, ma è riuscito ad avvolgere il mio cuore attorno al suo."

L'Amore è il leitmotiv di questa storia. 

L'Amore di un padre verso sua figlia, di una bambina innamorata della vita e di coloro che ne fanno parte, l'Amore che può arrivare inaspettato proprio dove meno te lo aspetti e che può travolgerti fino a toglierti il respiro. Ed infine l'Amore, quello che si fa con la bocca, le mani e il corpo, quello che ti porta a sentire l'altra persona così tua, fino a perderti dentro di lei. 

"«Pensavo che English fosse la cosa migliore che mi era mai successa, ma non è vero. Tu lo sei. Lei la dovevo amare per forza. Era la cosa più naturale da fare, e non avevo scelta. Ma con te il mio cuore si è aperto. E tu lo hai riempito con così tanto amore. So che senza di te sarei la metà di quello che sono.»"

Ma non è soltanto l'amore che rende questo libro interessante, è un racconto molto ben articolato, un mix di situazioni romantiche, divertenti e ironiche. Non mancano i momenti di tensione e ci sono alcuni colpi di scena inaspettati, il tutto condito da uno stile di scrittura vivace e incalzante. 

A questo punto voi direte... bene! Devo assolutamente leggerlo! 

Sì Lovers, è un libro da leggere, ma mi sento in dovere di sottolineare alcuni aspetti che hanno compromesso pesantemente la mia valutazione finale.  

I quattro cuori o anche di più, li avrebbe sicuramente meritati ma, ho trovato esagerato e non utile al fine della caratterizzazione del personaggio, l'esagerazione di alcune esternazioni della Sheridan arrabbiata, che avrebbero fatto impallidire il più sboccato dei camionisti. 

Vanno troppo oltre, così come vanno oltre i dialoghi nelle scene di sesso tra Beck e Sher. L'uso di alcuni termini così espliciti e sguaiati, ottengono l'effetto contrario rispetto a quello che dovrebbe suscitare una bella scena di sesso bollente. E vi garantisco che io sono tutt'altro che una puritana e che i libri pepati mi piacciono un sacco. 

Credo comunque che questo ultimo aspetto, sia determinato da una traduzione non proprio brillante. Non è semplice tradurre i modi di dire che caratterizzano il linguaggio comune di un'altra lingua, ma è importante che lo siano. 

Detto questo, vi invito a leggerlo, perché la storia è davvero molto bella, diversa dai soliti romanzi che ultimamente troppo spesso condividono la trama. 

Buona lettura! 





Editing a cura di:



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