12 giu 2018

RECENSIONE: Tracy Banghart - Iron Flowers



TITOLO: Iron Flowers
TITOLO ORIGINALE: Grace and Fury
AUTORE: Tracy Banghart
SERIE: #1
GENERE: Fantasy YA
POV: Alternato
FINALE: Cliffhanger
EDITORE: DeA



TRAMA:

Audace, potente, magnifico. Un fantasy imperdibile, romantico come The Selection e brutale come Il racconto dell’ancella. Non tutte le prigioni hanno le sbarre. In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l’una dall’altra. Nomi è testarda e indisciplinata. Serina è gentile e romantica, e sin da piccola è stata istruita per essere un esempio di femminilità, eleganza e sottomissione.
Sono queste le doti richieste per diventare una Grazia, una delle mogli dell’erede al trono. Ma il giorno in cui le ragazze si recano nella capitale del Regno, pronte a conoscere il loro futuro, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché, contro ogni previsione, è proprio l’indomabile Nomi a essere scelta come compagna del principe, e non Serina. E mentre per Nomi inizia una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, sua sorella, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata sull’isola di Monte Rovina, un carcere di donne ribelli in cui, per sopravvivere, bisogna combattere e uccidere. È cosi che entrambe si trovano prigioniere, l’una di una gabbia dorata e l’altra di una trappola infernale. Per le due sorelle la fuga è impossibile: un solo errore potrebbe significare la morte. E allora, quando non c’è soluzione, l’unica soluzione è cambiare le regole. 

Un romanzo ribelle, all’insegna del girl power. Una storia che spinge a dire basta e a reagire. Perché nessuno ha il diritto di decidere per te.




RECENSIONE:



"Per ogni donna a cui hanno detto di stare zitta e buona...
e che invece ha avuto il coraggio di reagire."


Ed eccomi qui con un nuovo arduo compito, quello che si ripresenta ogni volta che devo affrontare la recensione di un libro che mi è piaciuto tantissimo. Ho sempre un po' paura di non riuscire a rendere giustizia a letture come questa, letture che mi tirano fuori davvero troppi feels ❤
Vi dico subito che si tratta di una probabile duologia, qualcuno vocifera di una trilogia, ma l'autrice sul suo profilo Goodreads per ora parla di due libri che vanno a comporre la serie.
Altre curiosità che posso svelarvi sempre grazie al social sopra citato sono che i personaggi e l'ambientazione sarebbero ispirati proprio dal nostro bel paese, Tracy conferma infatti che si immagina le protagoniste come le nostre ragazze mediterranee, così come i luoghi.
L'autrice è molto disponibile a rispondere alle domande dei fan, così mi sono permessa di rivolgergliene una anche io, riguardo la serie. Le ho chiesto se per caso avesse un nome e la sua risposta è stata "I don't think so! I think the second will just say The sequel to Grace and Fury or something like that. Thanks". Quindi pare non ci sia un nome per la serie, ma al momento ancora è tutto da decidere.
Ma veniamo al dunque, sono qui per dirvi perché questo libro merita il massimo dei voti.


"Si rese conto che avrebbe potuto passare il resto della vita così:
intrappolata in una splendida stanza, in attesa del ritorno di Serina...
tutta la sua vita ridotta al valore di una nota a piè di pagina.
Ordinaria. Invisibile. Dimenticata."



Ho iniziato Iron Flowers perché incuriosita dalla trama, ma mai avrei creduto di trovare un capolavoro tra queste pagine. Fin dalle prime righe mi sentivo una Nomi, ribelle, con addosso una pelle che mi sono sempre sentita stretta. Non ero una fan di Serina...parlo al passato sì, perché è continuando a leggere, pagina dopo pagina che diventa impossibile non innamorarsi anche di lei. Questo libro è un inno alla libertà, all'amore per la vita, alla lotta alla sottomissione. Questo libro è talmente perfetto che non sarebbero nemmeno state necessarie le storie d'amore al suo interno, bastavano Nomi e Serina a renderlo un racconto così prezioso.
Quanta meraviglia, quanta forza può esserci dentro anche la più disciplinata e sottomessa delle donne!
Non voglio raccontarvi la trama, per quella esiste la sinossi e potete leggerla a inizio post. Io voglio raccontarvi i sentimenti, la storia, la passione, la rabbia, la lotta interiore, la forza di rialzarsi sempre e comunque, una forza che parla di eguaglianza, di diritti, di coraggio e di amore...e allora...#GIRLPOWER sia ❥.


"«No.» A Nomi si spezzò il cuore. 
«Non è una scelta se non si ha la libertà di dire no. 
Un sì non ha valore quando è l'unica risposta concessa!»"


Le prime pagine di questa lettura ci mostrano due sorelle completamente diverse, fisicamente, caratterialmente, mentalmente. Nomi è una ribelle, una di quelle ragazze che non ci sta a sottomettersi alle assurde regole di Viridia, che fa di tutto per nascondere la propria ribellione perché servirebbe solo a condannarla in quel mondo in cui le donne non hanno potere di parola, decisionale, personale. Serina è mansueta, cresciuta per essere una delle Grazie del Supremo destinata poi invece all'Erede, una donna sottomessa al volere del proprio uomo, senza nessuna preoccupazione se non quella di essere abbastanza bella, abbastanza educata, abbastanza docile e compiacente.
Ma cosa succede se i ruoli vengono invertiti? se la ragazza ribelle deve divenire quella asservita, se quella fragile viene costretta a lottare per la propria vita?



"Dovete essere forti come questa prigione, 
forti come la roccia e l'oceano che vi imprigionano.
Voi siete fatte di cemento e filo spinato. Siete fatte di ferro."


Da qui in avanti non sono più riuscita a smettere di leggere. Più leggevo di Nomi, più volevo sapere di Serina e viceversa. Ho letto troppo in fretta e il libro è finito davvero troppo presto, con un cliffhanger da paura che non mi fa dormire al pensiero di quanto dovrò attendere per il seguito.
Che messaggi forti e quanta bellezza ho trovato tra queste pagine...
Sono orgogliosa di essere donna, perché è vero, questa è una storia di fantasia, ma il passato ci insegna che le donne sono piene di forza, caparbie, intelligenti, capaci di ribaltare il mondo con la sola forza interiore. Mi dispiace quando vedo gelosia, invidia e superiorità tra amiche perché noi donne dovremmo unirci, solo così possiamo davvero cambiare le cose e Tracy ce lo insegna tra queste righe, ci fa vedere quanto la fiducia nel prossimo possa unire e rafforzare anche dei perfetti estranei.



"Mia madre mi ha cresciuta insegnandomi a non fidarmi mai delle altre donne perché saremmo sempre state in competizione.
Ma non è vero. 
Pensa a come ci prendiamo cura l'una dell'altra qui.
Ci medichiamo a vicenda.
Dividiamo il cibo.
Moriamo l'una per l'altra."


Allo stesso tempo aiuta a capire l'importanza delle sensazioni, di cosa ci dice il cuore nonostante la mente voglia portarci altrove. È fondamentale fidarsi dei segnali del proprio corpo perché se "sentiamo" di fidarci di qualcuno, allora forse è la cosa giusta da fare.
E allora fidatevi ma non siate cieche, ascoltatevi senza preconcetti o riserve e così sarete sempre certe di fare la scelta giusta, che magari non sarà la migliore nel senso stretto del termine, ma sarà quella giusta per voi.



"Indossava il proprio dolore come un collare di ferro, sempre lì, a trascinarla."


Infine l'amore...Si perché c'è anche questo, nonostante io non ne parli molto perché come vi dicevo, la storia è già meravigliosa da sé. Ma c'è ed è bellissimo vedere come ciò che si è convinti di volere da sempre, poi non può nulla contro le leggi del cuore.
Vi lascio adesso, perché dovete viverla voi questa storia bellissima, leggete questo libro e lasciatevi incantare dai luoghi e dalla profondità di ogni personaggio, poi ditemi cosa ne pensate, mi piacerebbe parlarne insieme.
La mia colonna sonora questa volta è una canzone struggente della mia band preferita, i Thirty Seconds to Mars, ascoltatela quando sarete tra le pareti dorate di Bellacqua o nelle spaventose lingue di lava di Monte Rovina...Ascoltate "Great Wide Open" e perdetevi in questo viaggio incantevole.



"Nessuno dovrebbe sentirsi annientato o impotente.
Né tu, né io. Nessuno."

"Benvenuta a Monte Rovina, ragazza morta."








Recensione                Editing

Nessun commento:

Posta un commento

Ti potrebbe anche interessare:



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...