5 apr 2017

RECENSIONE: Jay Asher - 13



TITOLO: 13 
AUTORE: Jay Asher 
SERIE: - 
GENERE: Young Adult 
POV: Alternato 
FINALE: Autoconclusivo 
EDITORE: Mondadori 

TRAMA 

"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto." 
Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene a Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze. 

RECENSIONE 

Voi dovete leggerlo. Non importa la vostra età: che voi abbiate 15, 20 o 45, voi-dovete-leggerlo.  
In mezzo a noi ci sono centinaia di potenziali Hannah Baker. E in mezzo a noi ci sono altrettanti motivi che portano all'esistenza di potenziali Hannah Baker. 
Il libro affronta in maniera cruda, senza giri di parole, il tema del bullismo, tanto dal punto di vista della vittima, che dal punto di vista del bullo. Che non è sempre il classico ragazzotto dalla spalle larghe. Il bullo può essere anche la ragazza perfettina dai voti alti, la cheerleader, il nerd della scuola. 
E poi ci sono gli adulti. Gli adulti ciechi, egoisti. Dallo psicologo della scuola che non riesce a cogliere i segnali del disagio giovanile, al preside che fa di tutto per pararsi il sedere, ai genitori di Hannah che, presi dai problemi economici, non si rendono conto dei problemi ben più gravi della ragazza.  
Abbiamo quindi: bullismo, violenza, abbandono... 
Tutti da adolescenti abbiamo vissuto almeno una di queste tre cose. O da protagonisti o da spettatori. Perché anche se non eravamo noi le vittime o non eravamo noi i bulli, abbiamo assistito a scene di denigrazione nei confronti di qualcuno. E abbiamo fatto qualcosa? Anche il non fare niente ci rende bulli, ci può far rientrare nella lista delle motivazioni che portano qualcuno a compiere l'atto finale. 
Ed è questo che ci vuol fare capire il libro. Anche noi spettatori di scene ostili siamo dalla parte del torto, siamo artefici del destino altrui. 
13 (in inglese Thirteen Reason Why) è un libro che vi lascerà un vuoto dentro. Vi spiazzerà. Vi lascerà l'amaro in bocca. 
Da poco è uscita la serie tv su Netflix 
Ora mi rivolgo agli insegnanti. Spendete un'ora alla settimana per far vedere ai vostri studenti questa serie, cosicché anche chi dietro ai libri non ci vuol stare può capire. Bisogna capire. I ragazzi devono capire. Quindi, miei cari adulti, metteteci del vostro, ché la giungla più selvaggia è all'interno dei vostri istituti. 

Leggete il libro, guardate la serie. Fate almeno una di queste due cose. Ma fatela. 



Recensione a cura di Nevaeh
Editing a cura di Novalee


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