22 feb 2018

RECENSIONE: Victoria Quinn - Ossidiana nera

TITOLO: Ossidiana Nera
AUTORE: Victoria Quinn
SERIE: Ossidiana
GENERE: Romanzo Erotico
POV: Alternato
FINALE: Cliffhanger
EDITORE: Hartwick Publishing


TRAMA


Mi trovavo al bar ad aspettare un amico, quando accadde. Quando la mia esistenza cambiò per sempre. Entrò la donna che avevo desiderato per tutta la vita. Bellissima. Impeccabile. Perfetta. Seppi che dovevo averla. E prima della fine della serata, sarebbe stata mia. La mia prossima sottomessa.


RECENSIONE


“Volevo trascinarla nell’oscurità con me, facendoci inghiottire nell’ombra fino a quando non fossimo stati un tutt’uno con l’oscurità.”

Buongiorno Lovers!
Se vi piacciono le tinte forti questo libro fa per voi. Ho iniziato a leggerlo perché ero indecisa tra due libri e la copertina semplice e pulita mi ha attirato (ebbene sì! A volte li scelgo dalla copertina!). Nonostante le parole volgari con cui è farcito, la storia è carina e mi sono lasciata coinvolgere al punto che adesso voglio leggere il sequel per scoprire come va a finire.


“Veste la maschera della coraggiosa agli occhi del mondo, ma in realtà è spaventata come tutti noi.”

Rome è una ragazza molto bella, intelligente, indipendente e, stranamente, è senza soldi. E’ la fondatrice di un’associazione benefica a favore dei senzatetto di New York e in questa società investe tutti i suoi soldi, il suo tempo e le sue energie. Ha una sola amica del cuore, Taylor, e un “fratello” Christopher (è fratello di nome ma non di fatto) a cui vuole molto bene ed è molto difficile per lei fidarsi ciecamente di qualcuno.
Nonostante Rome abbia vissuto un’infanzia difficile caratterizzata da abusi, non si lascia mai influenzare dal suo passato e, soprattutto, non parla praticamente mai con nessuno di quanto subito per non essere guardata con compassione. Il suo primo incontro con Calloway è alquanto bizzarro: confondendolo con quel poco di buono dell’ex di Taylor, lo prende a schiaffi.


“Quando misi gli occhi su Rome, fu come se l’ultimo anno non fosse mai esistito. Vedevo il mondo in bianco e nero, e lei era a colori.”

Calloway è un uomo molto bello, ricco, intelligente e con una propensione alla dominazione. Come lavoro principale si occupa, anche lui, della sua associazione umanitaria, ma la sua maggiore fonte di sostentamento proviene dal club BDSM, il Ruin, che gestisce insieme al fratello, Jackson.
Anche Cal, come Rome, ha avuto un’infanzia difficile e gli ha lasciato ferite che ancora si porta dentro.
Appena Cal vede Rome camminare nel bar capisce che è la donna che vuole avere al suo fianco ma riuscirà Rome, una donna così forte e indipendente, a sottomettersi a lui? E Cal riuscirà a non
spaventare Rome con le sue manie di controllo? E, nel caso in cui Rome non dovesse accettare di diventare la sua schiava, Cal riuscirà a cambiare per lei?


“Un vero uomo avrebbe dovuto affrontare le proprie paure e vincerle. Come avrei potuto definirmi un uomo se non avessi seguito il mio stesso consiglio?”

Come avrete capito non sono una puritana ma certe sconcezze secondo me si sarebbero potute evitare, per descrivere quello che un uomo vorrebbe fare o fa ad una donna non è necessario descriverlo con parole volgari. Le scene di sesso un po’ piccanti ci stanno e rendono le lettura più interessante ma c’è modo e modo di raccontarle… “50 sfumature” insegna.
La storia è carina (anche se per certi versi sembra avere punti in comune con altri libri simili), il ritmo è incalzante e la lettura è veramente scorrevole, ma la scrittrice, secondo me, avrebbe potuto approfondire di più certi aspetti della vita dei protagonisti.
Visto che non amo particolarmente i libri con un finale aperto a breve prenderò sicuramente in mano il sequel. Stay tuned…


“Piccola, fammi entrare.”



Editing a cura di Nevaeh
hhhhhhhhhhhh

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